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FAVE DEI MORTI
Ingredienti:
Mandorle tritate finissime, zucchero, farina, uova, cannella in polvere, strutto fuso, acqua calda. In provincia di Ascoli Piceno è tipico aggiungere la scorza di limone grattugiato e canditi, mentre nell'entroterra anconetano spesso si aggiunge il rum. Descrizione: Forma approssimativamente circolare, appiattita. Colore dorato, di consistenza dura e compatta. Fino ad una trentina di anni fa era di costume ai funerali offrire agli ospiti la colazione. Poiché venivano a digiuno per poter ricevere la comunione durante il servizio funebre, venivano offerti loro fragranti maritozzi appena sfornati, bicchierini di vermuth e le fave. (tratto da: La cucina picena, Franco Muzzio Editore) Dopo essere state abbrustolite, le mandorle vengono tritate e amalgamate insieme agli altri ingredienti. La pasta ottenuta, che deve risultare morbida e compatta, viene manipolata in cordoni di pasta dello spessore approssimativo di un dito. Tali cordoni vengono tagliati in pezzetti della misura di un acino di fava e appiattiti con la lama del coltello. È possibile fargli l'occhio con la cioccolata. Vengono poi allineati in una lastra unta e infarinata ed infornati ad una temperatura di 150° per circa 30 min. Prima di consumarle aspettare circa un paio di ore che si raffreddino. Le fave dei morti si mantengono a lungo. |